La Cupola fra le Torri

Parrocchia dei Santi Bartolomeo e Gaetano, Bologna

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IV Domenica TO

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IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

30 gennaio 2022

Ger 1,4-5.17-19, dal Sal 70, 1Cor 12,31 - 13,13, Lc 4,21-30

Gesù come Elìa ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.

Da questa domenica fino a domenica prossima potremmo vedere qui accanto all'altare questa stupenda immagine, che noi chiamiamo la Madonna del Suffragio. Per quale motivo l'abbiamo qui con noi per 8 giorni? Perché siamo nell' ottavario in onore della Beata Vergine del Suffragio, l'ho già detto tante volte, che si tiene ogni anno tra le due domeniche attorno al 2 febbraio festa della presentazione del Signore.

Ma a me piace pensare che l'abbiamo qui accanto all'altare per poter vederla meglio, perché davvero è un'immagine bellissima, è un capolavoro ma non solo d'arte ma anche di fede e se la guardiamo con attenzione possiamo davvero capire tante cose.

Per questo, quest'anno ho fatto fare delle nuove riproduzioni di questa immagine in modo che ciascuno possa guardare bene e sono contento che ci siano alcuni ragazzi e ragazze a cui chiederò se mi aiutate a distribuire le immagini che trovate qui sopra a tutte le persone che sono in chiesa.

È proprio utile poterla guardare bene e guardandola capiamo cosa rappresenta questa immagine. Certo, rappresenta una mamma col suo bambino, Maria la madre di Gesù che tiene stretto con tenerezza suo figlio, ma se fate attenzione potete notare che Maria non sta stringendo a sé suo figlio, come fanno le mamme quando tengono in braccio il proprio bambino, Maria lo sta guardando, contemplando, Maria propriamente potremmo dire che lo sta presentando. (continua leggere-scarica pdf)

 

A me piace dire che Maria tiene in braccio il suo bambino come il sacerdote che presenta l'ostia e lo guarda con gli occhi socchiusi, con una domanda, “Ma chi è questo bambino?".

 

 

E vorrei che fosse questa la domanda che tutti i genitori a me sembra di poter dire che Maria in questa immagine contempla suo figlio facendosi una domanda: “Ma chi è questo bambino?”, perché certo quel bambino è suo figlio ma è anche il figlio di Dio Ecco qui

Ecco, quello che contempla Maria è quello che possono, devono contemplare tutti i genitori. Oggi sono invitati, i genitori che hanno battezzato i loro bambini dell'anno scorso, nel 2021. Anche loro possono dire la stessa cosa: Questo bambino è nostro figlio, ma è anche figlio di Dio”. Davvero ciascuno di noi è qualcuno, è qualcosa che supera la nostra stessa immaginazione.

Ed oggi la parola del Signore ce l'ha fatto ascoltare proprio nella prima lettura, presa dal libro del profeta Geremia. Abbiamo ascoltato le parole che il Signore ha detto a Geremia: “Prima di formarti nel grembo materno ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce ti ho consacrato”. Dio ci conosce prima che ancora noi nasciamo, prima che i nostri genitori ci abbiano concepito Dio ci conosce , ci ama, ci chiama. E’ lui il padre che dà la vita, i genitori sono collaboratori di Dio per trasmettere la vita che loro stessi hanno ricevuto.

E davvero è questo il mistero grande della dignità di ogni bambino, di ogni bambina, di ogni uomo e di ogni donna, siamo figli dei nostri genitori ma siamo figli di Dio.

E questo ci fa capire che c'è un motivo per cui ciascuno di noi è venuto il mondo.

A volte noi facciamo fatica a dire ma che senso ha la nostra vita? Contempliamo ogni persona con lo sguardo di Maria e Maria in questa immagine guarda con gli occhi socchiusi e arrossisce e rende conto di questo mistero grande che è quel bambino, che è ogni bambino, che è ogni persona.

E il 2 febbraio, della festa della presentazione di Gesù che dà origine al nostro ottavario, Maria ascolterà le parole del vecchio Simeone e gli dirà: “ una spada trafiggerà il tuo cuore.” Maria capisce perché nella vita di ogni persona ci sono tante gioie ma c'è anche il dolore, la sofferenza. Il Vangelo non ci nasconde mai anche questo mistero del dolore che attraversa la vita di ogni persona ma proprio per questo è importante ricordare che siamo figli di Dio, che Dio si prende cura di noi.

Abbiamo ascoltato ancora sempre nella prima lettura: “ ti faranno guerra ma non ti vinceranno perché io sono con te per salvarti”. E proprio perché i genitori sanno che i loro figli sono figli di Dio possono essere sicuri che sì non possiamo nascondere il mistero del dolore ma siamo sicuri che Dio è accanto a noi per salvarci e questa salvezza Dio ce la dona nel suo figlio Gesù.

Allora cosa dobbiamo fare? Vorrei riassumerlo in questa espressione: i genitori devono prendersi cura dei loro bambini ma perché i bambini si prendano cura dei loro genitori.

In fondo questo è proprio il senso della crescita, il senso dell' educazione ed è importante , di più è necessario che i genitori si prendano cura dei loro figli per educarli, per farli crescere perché a loro volta i figli si prendono cura dei loro genitori

È davvero non possiamo non fare attenzione a quello che sta succedendo nel mondo, ma che succede anche qui a Bologna. Io sono rimasto davvero molto impressionata nel sapere che proprio quì a 50 metri dalla chiesa si siano ripetuti episodi di violenza anche fra ragazzi. Queste bande anche di giovanissimi che devastano, che fanno violenza.

E certo ci si chiede ma come mai, dove sono le loro famiglie? Ma tutti abbiamo davvero questo compito di prenderci cura, di genitori che si prendono cura dei figli, di figli che si prendono cura dei loro genitori.

Allora capiamo come sia importante fermarci e vorrei dire, proprio in questi giorni, fermarci davanti a questa immagine così bella ma che ci lancia un messaggio così importante.

E vi invito davvero tutte le sere a venire quì alle ore 18 per recitare il rosario davanti a questa immagine, e a guidarlo saranno i vari gruppi della parrocchia e durante la settimana saranno anche i vari gruppi dei ragazzi del catechismo, perché impariamo tutti da Maria, impariamo tutti a riconoscere la dignità di ogni bambino, di ogni bambina per poter prenderci cura di ogni uomo e di ogni donna, per guardare al futuro con quella certezza che ci viene dalla promessa del Signore:” io sono con te per salvarti”.

(dall’omelia di don Stefano Ottani)

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 02 Febbraio 2022 11:58  

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