(editoriale dal Bollettino parrocchiale n. 122)
Una benedizione dal Cielo
L’anno 2020 certamente porterà rilevanti novità nella nostra parrocchia, nella Chiesa e nel mondo.
Ve ne potete accorgere già da questo numero del bollettino: non trovate il calendario delle Benedizioni pasquali.
Devo dire sinceramente che non siamo più in grado di farle per mancanza di preti. Davvero un dolore grande!
Pur in questa innegabile sofferenza non possiamo e non dobbiamo dire che la Chiesa cattolica stia estinguendosi; sono convinto che la grave crisi che la Chiesa sta attraversando in Occidente, sia frutto certo della nostra inadeguatezza, ma anche dell’amore del Signore che ci costringe a rinnovarci. Ci siamo abituati ad identificare la parrocchia con il parroco: se manca il parroco, tutto si ferma! Non è così: la parrocchia è la comunità dei battezzati in cui ogni cristiano è chiamato ad annunciare il Vangelo, testimoniare la fede e la carità, nella famiglia e nella società. La carenza dei preti può e deve diventare una spinta perché ogni battezzato diventi protagonista corresponsabile della missione della Chiesa. Allora si gioirà di una esperienza cristiana che non è tanto una pratica religiosa ma il dono della vita per Dio e i fratelli.
La prima occasione per rinnovarci è la preparazione alla visita del Cardinale Arcivescovo alla nostra Zona pastorale in programma per il prossimo ottobre, da giovedì 9 a domenica 12.
È un preciso dovere del Vescovo visitare almeno ogni cinque anni tutta la sua Diocesi per incoraggiare e promuovere la vita cristiana nelle sue varie forme. Da qualche mese il nostro Cardinale ha iniziato queste visite e, dovunque si sono svolte, sono state occasione di una sorprendente fioritura.
Vogliamo anche noi non lasciare cadere questa impegnativa ma provvidenziale opportunità, collaborando con le altre parrocchie del centro storico, con le comunità religiose e con tutte le aggregazioni laicali per rinnovare profondamente la vita cristiana personale e comunitaria.
Alla base di questo rinnovamento sta la consapevolezza e la gioia della fede come dono prezioso da vivere e da condividere: avere incontrato il Signore cambia la nostra vita.
Uno dei frutti auspicati potrà essere un modo nuovo di portare l’annuncio della Risurrezione in tutte le famiglie, uffici, negozi, istituzioni per la Pasqua 2021. Potrebbero non essere più i preti o i diaconi ad andare per le case a portare la benedizione pasquale, ma i laici cristiani, uomini e donne, che come i discepoli del Signore vanno due a due in missione per donare la pace.
Sarà una vera benedizione dal Cielo!
Don Stefano Ottani,
parroco
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