La Cupola fra le Torri

Parrocchia dei Santi Bartolomeo e Gaetano, Bologna

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VI Domenica T.O.

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VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

16 febbraio 2020

Sir 15, 15-20, NV 15, 16-21,dal Sal 118,1 Cor 2,6-10, Mt 5, 17-37

Così fu detto agli antichi; ma io vi dico.

Oggi il Vangelo della Messa è stato lungo, ma per fortuna c'è Alison che ce lo spiega,in poche parole, e ce lo fa capire: grazie al suo battesimo ci dà la possibilità di mettere in pratica quello che Gesù ci insegna oggi nel Vangelo.

Di che cosa parla oggi il Vangelo? Non so se qualcuno dei ragazzi del coro se lo ricorda.Parla della legge nuova che Gesù dà ai suoi discepoli, dicendo: "Non crediate che io sia venuto ad abolire la legge, sono venuto non ad abolire ma a dare compimento" e per quattro volte Gesù dice: "Avete udito cosa fu detto, cosa dice la legge, ma io vi dico".

Gesù ci dà una legge nuova che è il compimento di tutta la legge antica, la legge che Dio aveva dato a Mosè. (continua a leggere)

 

Qual è la legge nuova dei discepoli di Gesù? Ce lo fa capire Alison, perché la legge nuova è la conseguenza del battesimo. È il battesimo, che non tanto ci dà una legge nuova, ma rende nuovi noi, fa di noi delle creature nuove, perché fa di noi uomini e figli di Dio

 

Questa è la vera grande novità che cambia tutto, cambia i rapporti tra di noi, perché non solo dobbiamo obbedire alla legge, ma ci è data la grazia e la gioia di rapporti nuovi tra di noi.

" Avete udito che fu detto: non uccidere”. Certo è importante non uccidere, ma Gesù che cosa ci dice? Quello che adesso Alison riceverà nel battesimo:Dio è padre e noi siamo suoi figli e se figli fratelli tra di noi.

Non solo non uccidere, ma amarsi come fratelli, prendersi cura gli uni degli altri.

In questo c'è tutta la legge ed è il battesimo per Alison, ma anche il battesimo che tutti noi abbiamo ricevuto.

Allora è molto bello che insieme ad Alison anche noi oggi rinnoviamo la grazia e le promesse del nostro battesimo.

È bello che Alison, che è una bolognese più di me, perché è nata a Bologna mentre io no ed ha una famiglia di origine filippina, abbia invitato i suoi amici per celebrare il battesimo come si fa nelle Filippine. Io ho chiesto solo un padrino e una madrina, ma lei ne ha portati almeno 20, perché così si usa ed è molto bello, perché il battesimo coinvolge tutti i suoi amici, i suoi familiari, tutta la comunità e anche noi insieme ai genitori, ai suoi padrini e alle madrine. Prima di celebrare il battesimo di Alison rinnoveremo le promesse battesimali per impegnarci anche noi a obbedire alla legge del Signore e soprattutto a sperimentare la gioia di essere tutti figli di Dio, tutti fratelli fra di noi.

Anche questo è un segno che grazie al battesimo si superano tutte le divisioni, le differenze di lingua e nazionalità: siamo tutti figli e tutti siamo chiamati a diventare l'unica famiglia dei figli di Dio.

La predica è già finita, perché è il battesimo che ci spiega, anzi ci dà la grazia e la gioia di vivere questa novità di cui il mondo ha un bisogno grande, perché ci sia giustizia, ci sia pace, ci sia la grazia e la gioia della salvezza.

(dall'omelia di don Stefano Ottani)

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 24 Febbraio 2020 18:00  

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