20200607 Corpus Domini
Di notte, solo candele accese. Ostensorio, tabernacolo, Crocifisso, Risorto, paradiso, Ostia
Carissimi,
a conclusione delle grandi feste pasquali, la Chiesa celebra il Corpus Domini, questo è l’antico nome latino della solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore, la festa dell’Eucaristia.
Quando il sacerdote durante la Messa prende il pane e ripete le parole di Gesù: «Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo, offerto in sacrificio per voi», per la potenza dello Spirito Santo, quel pane diventa realmente il Corpo del Signore.
Ogni Messa, dunque, è la festa del Corpo e Sangue del Signore. Ma la Chiesa sente il bisogno di richiamare l’attenzione su quello che non solo è il dono più grande che Gesù ci ha fatto, ma è lui stesso che si dona, offrendosi, a noi, nel sacramento del pane e del vino come cibo e bevanda di salvezza.
Alla luce della fede, mentre tutto intorno a noi è buio, abbiamo la possibilità di cogliere qualcosa della straordinaria ricchezza di questo sacramento facendo attenzione ai segni:
- l’ostensorio. È un angelo che sostiene il pane consacrato, che irradia una luce più splendente del sole.
- Il tabernacolo, dove viene custodito il pane consacrato secondo la promessa di Gesù: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
- Il Crocifisso, perché il pane che viene spezzato per essere condiviso è il corpo trafitto per noi sulla croce.
- Il Risorto: donando la sua vita per noi, Gesù ha sconfitto la morte e ora è vivo e regna per sempre.
- La gloria dei santi, in paradiso, quando saremo anche noi, per sempre, con il Signore nella gioia senza fine.
Vi invito allora a venire in chiesa, per fare una visita al Santissimo, per inginocchiarvi davanti al Signore della gloria, per saziarvi di questo pane di vita eterna.
Venite, adoriamo il Signore!
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