(editoriale dal Bollettino parrocchiale n. 125)
Santi Bartolomeo e Gaetano,
pregate per noi!
Carissimi,
la festa di entrambi i nostri Santi Patroni, San Gaetano e San Bartolomeo, cade nel mese di agosto. Non era mai successo che a poche settimane di distanza fosse ancora tanto incerto il programma a causa delle norme restrittive in vigore. Dopo esserci consultati, la decisione è di programmarle comunque, rispettando rigorosamente tutte le norme, per imparare a trarre il positivo da tutte le situazioni. Come trovate a pagina 3, la festa di San Gaetano non prevede alcuna manifestazione se non la proposta di visitare la nostra basilica seguendo un itinerario di arte e fede. Vuole essere un esempio di come sia possibile un turismo a chilometro zero, per riscoprire i capolavori presenti nella nostra città, spesso poco conosciuta anche dai suoi abitanti. Sarà poi l’occasione di imparare dal “Santo della Provvidenza” a diventare anche noi strumento della Provvidenza verso chi ha meno di noi, grazie all’incontro con don Daniel Kamara.Quest’anno il 24 agosto, festa di San Bartolomeo, cade di lunedì. Abbiamo pensato di programmare la Messa solenne, seguita dalla distribuzione della porchetta con pane e vino, nella vigilia, ossia nel pomeriggio di domenica 23, per facilitare la partecipazione e utilizzare anche gli spazi esterni resi liberi dai “T days”. Sarà comunque necessario non formare assembramenti e per questo si potrà fare un unico giro per ricevere la porchetta, preparata in monoporzioni, entrando dalla chiesa e uscendo dall’oratorio dei Teatini.
Tutto questo sarà possibile se il contagio del virus continuerà a calare, consapevoli della necessità di seguire giorno per giorno l’evolversi della situazione.
Chiediamo ai nostri Patroni di intercedere per noi affinché l’esperienza della pandemia ci renda più sensibili e solidali. Ci siamo accorti, infatti, che il bene di tutti dipende in larga misura dal comportamento di ciascuno, nel rispetto dell’ambiente e, soprattutto, nell’attenzione ai più deboli.
Verosimilmente le conseguenze maggiori devono ancora arrivare: non possiamo separare la condivisione dei beni del cielo dalla condivisione dei beni della terra. Facciamo festa perché tutti possano fare festa con noi!
Don Stefano Ottani, parroco
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