III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
24 gennaio 2021
Gn 3,1-5.10, dal Salmo 24, 1Cor 7,29-31, Mc 1,14-20
Convertitevi e credete al Vangelo.
Ci sono tanti segni sull'altare, accanto all'altare e oggi ci sono i ragazzi del catechismo, i più fedeli che ci possono aiutare: anche attraverso questi segni riusciamo a capire l'insegnamento di Gesù.
Incominciamo. Qui accanto a me che cosa c'è? E perché? C'è quella che chiamiamo la fioriera della Madonna, però vedete che non c'è ancora niente. Che cosa deve essere messo
in quell'ovale circondato da fiori? In quell'ovale ci deve andare il dipinto di quella che noi chiamiamo la Madonna del Suffragio.
Ho chiesto di mettere da oggi accanto all'altare la fioriera vuota per annunciare che sabato prossimo comincia l'ottavario in onore della beata Vergine del Suffragio, che ogni anno si tiene tra le due domeniche attorno al 2 febbraio, festa della presentazione del Signore. Il 2 febbraio saranno passati 40 giorni dal Natale e, come ci dice il Vangelo, 40 giorni dopo la nascita i genitori di Gesù portarono il loro bambino al tempio. (continua a leggere-scarica PDF)
Domenica prossima, prima domenica dell’ottavario,a questa Messa parrocchiale delle 10:30 sono invitati i genitori dei bambini battezzati lo scorso anno, nel 2020, perché anche loro presentino i loro bambini al Signore. La domenica successiva,conclusiva dell’ottavario, sarà la festa della famiglia e saranno particolarmente invitati tutti gli sposi, in particolare quelli che quest'anno ricordano anniversari significativi di matrimonio: primo, venticinquesimo fino al cinquantesimo anniversario. Da sabato prossimo fino alla domenica successiva ci troveremo alle 18 per recitare il rosario davanti all'immagine della Madonna del Suffragio e voi ragazzi del catechismo ci guiderete in questa preghiera. Una classe ogni sera avrà il compito di guidare la recita del rosario.
Allora capite perché c'è accanto all'altare la fioriera vuota.
Avete visto cosa ha posto il diacono sull’altare?Il libro del Vangelo che avete ascoltato oggi. Perché abbiamo messo il Vangelo sull’altare e non semplicemente sull'ambone? Lo ricordavo all’inizio, perché questa terza domenica del tempo ordinario è stata proclamata da papa Francesco la domenica della Parola per sottolineare il grande dono di Dio che è la sua Parola.La Parola di Dio che e' Gesù, che è il vangelo, la buona notizia che Gesù è venuto a portare agli uomini.
Oggi abbiamo proprio ascoltato questa buona notizia che Gesù proclama al mondo.Nel Vangelo che il diacono ha proclamato si dice così: dopo la morte di Giovanni Gesù andava per la Galilea proclamando il Vangelo di Dio.
Sapete cosa vuol dire Vangelo? Vangelo significa buona notizia. E a quel punto Gesù comincia a proclamare la buona notizia di Dio. La Parola di Dio non è un bel discorso da sentire, ma ha sempre qualcosa di bello e di buono da dire: la buona notizia di Dio. In che cosa consiste questa buona notizia?Diceva: il regno di Dio è vicino, il tempo è compiuto. Il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete nel Vangelo.
Io mi sono chiesto quale sarebbe oggi la bella notizia da proclamare per farci capire che cos'è il Vangelo. Allora mi è venuto in mente di dire così: Gesù comincio' a proclamare la bella notizia, la pandemia è finita, c'è libertà per tutti, abbracciatevi, datevi una mano e abbiate fiducia…Ha detto proprio così Gesù: il tempo è compiuto, ormai siete arrivati, è finita,il regno di Dio è vicino. Il regno di Dio è quella situazione in cui Dio regna e tutti obbediscono alle sue leggi.
La legge di Dio è una sola: amatevi come io vi ho amato. Proprio perché è vicina questa situazione, cambia tutto: convertitevi,non abbiate paura, abbracciatevi, cominciate a danzare, datevi una mano, credete al Vangelo, credete a questa bella notizia che Gesù e' venuto a portare. Ed è una bellissima notizia per il mondo.
Ma il Vangelo è una notizia ancora più bella, perché non è solo la salute, la vittoria sulla pandemia, ma è l'amore di Dio che salva ogni uomo, e' la salvezza integrale di ogni uomo, di tutti gli uomini.Questo è il Vangelo. Allora capiamo perché Papa Francesco vuole sottolineare in questa domenica il grande dono della Parola di Dio, questo annuncio di salvezza per il mondo.
Come può arrivare fino a noi questa Parola, questo lieto annuncio?
Vi invito a guardare cosa c'è ancora sull’altare. Le candele questa domenica non sono le solite: che cosa vogliono rappresentare? Ce n'è una grande e quattro un po’ più piccole. Se vi ricordate il Vangelo, penso che possiate capire. La candela grande chi rappresenta? Gesù, è Lui la luce del mondo. Le candele più piccole sono i primi quattro discepoli di Gesù. Come abbiamo ascoltato oggi dal Vangelo, passando lungo il mare di Galilea Gesù vide Simone e Andrea, fratello di Simone, e poi andando un poco oltre vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello. Mi è piaciuto rappresentare così Gesù, Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni, perché Gesù è la luce e se seguiamo Gesù anche noi diventiamo splendenti. Gli apostoli rispondono alla parola di Gesù, alla sua chiamata: venite dietro a me.
Il Vangelo, la buona notizia di Dio si diffonde nel mondo. Noi, ciascuno di noi,siamo chiamati a rispondere a Gesù e a seguirlo, perché la Parola di Dio è certo rivolta a tutti, ma la capiamo quando capiamo che è rivolta a me: Gesù chiama me,chiama ciascuno di noi e ci affida il Vangelo da portare al mondo. È per questo che veniamo a Messa tutte le domeniche, per ascoltare questa Parola, rivolta a me, per lasciarci illuminare da Gesù, per portare nel mondo la luce e la gioia del Vangelo, la speranza della salvezza, che Dio ci dona donandoci suo figlio Gesù.
(dall'omelia di don Stefano Ottani)