(editoriale dal Bollettino parrocchiale n. 101)
CRISTIANI COME A MESSA
CONDIVIDIAMO IL FUTURO
La prossima festa di san Bartolomeo segnerà l’inizio dell’anno della Decennale Eucaristica Parrocchiale. Da cinque secoli le parrocchie urbane di Bologna celebrano ogni dieci anni questa grande festa dell’Eucaristia, per testimoniare pubblica-mente la fede nella presenza reale del Signore risorto e la sua forza trasformante per la vita della città. La processione che dall’alba al tramonto percorreva tutte le vie del territorio parrocchiale era l’occasione per sistemare le strade, restaurare le case, aprire cantieri per adeguare la città alle nuove esigenze.
Vogliamo anche noi cogliere questa opportunità per lasciarci rinnovare dall’Eucaristia e diventare capaci di rispondere alle sfide della storia.
A sintetizzare il progetto che vogliamo realizzare è lo slogan scelto: “Cristiani come a Messa, condividiamo il futuro”.“Cristiani come a Messa” è il titolo dell’itinerario triennale che stiamo svolgendo in parrocchia con il gruppo degli adulti e dei giovani, che si incontrano ogni 15 giorni e che ci ha aiutato a riscoprire la sorprendente ricchezza dell’Eucaristia quale modello della vita cristiana. Per capire cosa devono fare i cristiani basta pensare a quello che facciamo ogni volta che andiamo a Messa: riunirci come fratelli per annunciare e testimoniare il Vangelo e condividere il pane della terra e del cielo.
Se questo è vero sempre, la storia che stiamo vivendo richiede una attenzione specifica al futuro vicino e lontano.
“Condividiamo il futuro”. Molti fattori ci fanno capire che stiamo attraversando una fase decisiva per il progresso o regresso dell’umanità: sappiamo quanto sia urgente prenderci cura della casa comune prima che le guerre, le devastazioni, le migrazioni forzate sconvolgano irrimediabilmente la vita del pianeta terra.
L’anno della nostra Decennale coincide anche con quello del Congresso Eucaristico per la Diocesi di Bologna e con il quinto centenario della Riforma che sarà celebrato insieme da cattolici e luterani.
In questa situazione la Chiesa rappresenta un riferimento e una speranza che superano l’ambito dei cristiani, allargandosi a tutti i credenti e a tutti gli uomini di buona volontà. Per questo non possiamo mancare di dare il nostro contributo al bene comune della nostra città, lasciandoci plasmare dall’Eucaristia, imparando a condividere oggi il pane del futuro.
Don Stefano Ottani,
parroco