Don Stefano - 40 esimo di parrocchia
2 giugno 2022
(un parrocchiano a nome di tutta la comunità)
Buongiorno carissimi tutti,
come saprete oggi festeggiamo don Stefano per il suo quarantesimo anno di presenza qui nella nostra parrocchia. Mi hanno detto di dire due parole, di ringraziamento: Grazie don Stefano. Eccole qua. Due. Finito qui?
Non direi. Come non ricordare che era venuto da san Giovanni in Monte questo giovane prete scout al posto di don Giacomo che fu nominato parroco in quel di Vidiciatico su nella montagna del Corno alle Scale. Dicevamo di don Stefano.
Con lui, sotto l'occhio paterno di monsignor Gherardi, siamo andati persino a portare assistenza ad un campo profughi in Slovenia ad Ajdovscina. Avevamo raccolto doni dai parrocchiani tanto da riempire la sala dei Teatini fino all'inverosimile; poi caricati su di un camion e in alcuni furgoni siamo arrivati fin là. Da non trascurare la sua attenzione verso la catechesi dei ragazzi e degli adulti, e il branco dei lupetti.
Al coro di Saverio dove cantavano anche Giovanna e Paola, tutti e tre prematuramente scomparsi. L’attenzione alla vita della città, gli incontri ecumenici e inter-religiosi, che sono progressivamente diventati patrimonio comune. Come non ricordare le visite dei Patriarchi, i pellegrinaggi in Armenia, in Terra Santa, in Grecia, in Turchia, in Russia? Le gite “fuori porta” in bicicletta a Santiago di Compostela e poi anche a Roma percorrendo la via francigena. Un giorno organizzammo un ritiro in preparazione ad una prima Comunione, presso la casa di un parrocchiano. C'era un bel giardino con un bell'albero con tante foglie. Alcuni bimbi giocavano, altri si arrampicavano sull'albero, una mamma li sgridò perché era pericoloso e potevano farsi male... Sapete la risposta? Ma c'é anche don Stefano qua su... E lui era proprio su in cima all'albero.(continua a leggere-scarica pdf)
Alla morte di monsignor Luciano Gherardi, l’allora Arcivescovo di Bologna, Cardinale Giacomo Biffi, nella chiesa piena di parrocchiani, era il 21 novembre 1999, chiese se eravamo contenti di avere don Stefano come parroco. Ci fu un coro di si, al che il Cardinale disse bene, allora ve lo lascio. E don Stefano ebbe la cura pastorale della parrocchia dei Santi Bartolomeo e Gaetano. Fra le varie attività parrocchiali, don Stefano nell'aprile del 2009, inaugurò il pranzo dei poveri offerto e servito, mensilmente, nell'Oratorio di San Donato in via Zamboni, a turno una volta al mese, dalle varie realtà parrocchiali. Si interruppe per via di lavori urgenti nell' agosto 2013. Nella prima domenica di Quaresima del 2014, nel corso della Messa – alle 10,45, con la formula “ Ricevi questa tunica, segno del tuo servizio nel coro. Canta con la bocca, canta con la vita la lode del Signore e la gioia del bene ”, si è svolta l'investitura dei ragazzi del coro, diretti inizialmente da Daniela, alla quale in seguito è poi subentrata Emilia. Per un certo periodo, la nostra parrocchia ebbe ben cinque cori! Uno per ogni domenica. I filippini dell’Associazione “El Shaddai”; il coro dei bambini del catechismo; il coro parrocchiale; Il coro MIRAIBO e il coro dei sudamericani “Voces latinas”. “Chi canta prega due volte”. Nel giorno della festa di santa Caterina da Siena, mercoledì 29 aprile 2015, nel santuario della Beata Vergine di San Luca, il Cardinale Arcivescovo istituisce Accolito il nostro parrocchiano Marco Ronchi, che va ad affiancarsi al Diacono Gerardo Marrese, istituito martedì 8 febbraio 2004 dal Vescovo Ausiliare Stagni S.E. Mons. Claudio. Nel 2016, don Stefano si reca a Cracovia, in Polonia per la Giornata Mondiale della Gioventù, a questo grande incontro dei giovani di tutto il mondo con papa Francesco. È interessante notare che nel gruppo della nostra parrocchia i giovani presenti erano 17, provenienti da quattro continenti. Dall’America: un brasiliano; dall’Africa: quattro camerunesi; dall’Asia: sette filippini; dall’Europa: cinque bolognesi.
Nella solennità di Pentecoste, Domenica 4 giugno 2017, si è svolta la nostra XXI Decennale Eucaristica. È rimasto il ricordo della improvvisa pioggia che si è abbattuta sulla processione lungo via Indipendenza. Ripensandoci ora ci rendiamo conto che non ha disturbato affatto, perché eravamo già davanti alla Cattedrale, dove siamo entrati prima ancora di bagnarci, e da cui siamo usciti poco dopo, quando già era ritornato il sereno, per riprendere la processione e concluderla come previsto. Il battistero della nostra basilica è davvero in posizione strategica: al centro della città, sotto le due Torri, alla confluenza delle principali strade. Basta aprire le porte perché qualcuno si affacci incuriosito. Desideriamo che, oltre all’interesse artistico, diventi anche occasione per una sosta spirituale. Per questo il battistero, oltre all’apertura del sabato mattina particolarmente rivolta ai turisti, sarà aperto ogni giovedì dalle ore 19.00 alle 22.00, prolungando così l’orario di apertura della basilica. Sarà un tempo di preghiera, accompagnati da suor Caterina, di ascolto e di incontro con il Signore presente nell’Eucaristia. Domenica 31 maggio 2020, solennità di Pentecoste, era programmata la Prima Comunione per il gruppo dei ragazzi di catechismo di terza elementare, ma è stato deciso, in accordo con le loro famiglie, di rinviare la cerimonia ad altra data. Perchè eravamo in piena pandemia Covid. Da qui è nata l'idea dell’oratorio parrocchiale, come luogo sicuro in cui aiutare la crescita della vita e della fede. Tanti ragazzi (ora non più ragazzi) sono grati a don Stefano per essere sempre stato con loro sul campo da calcio a correre dietro al pallone (e don Stefano ha sempre battuto tutti per velocità), per essere stato loro da guida durante i campi estivi, per aver condiviso l’esperienza intensa delle Giornate Mondiali della Gioventù, e per averli incoraggiati in salita così come in discesa o in pianura nel loro cammino verso Santiago di Compostela.
Quando questi ragazzi sono cresciuti, alcuni tra essi sono diventati parrocchiani “ residenti all’estero ” in varie parti del mondo, don Stefano non ha smesso di raccomandarli alla protezione della Beata Vergine del Suffragio ma ha anche chiesto loro di continuare ad essere luce del mondo e sale della terra. Sotto la cupola tra le Torri, questi non-più-ragazzi, tra questi Maria Mercedes e Simonetta, incontrando Don Stefano, si sentono sempre a casa e protetti dalla generosa preghiera del loro parroco e, con la Chiesa universale, ringraziano il Signore per questa grande grazia di condivisione e comunione. Vorrei rendermi partecipe dei festeggiamenti del quarantesimo anno di presenza in San Bartolomeo e Gaetano di don Stefano seppure lontana migliaia di km ma vicina con il cuore!! Si sente dire. Condividiamo con lui la gioia di questo luminoso giorno di festa, don Stefano ci ha accompagnato come guida, come padre spirituale, attraverso tutti questi 40 anni: insomma, vicini o lontani che fossimo, lui c’è sempre stato come fa un padre con i propri figli, come appunto fa costantemente il Pastore don Stefano con le proprie pecore. Al suo passaggio insomma, con le sue idee, getta semi di Luce da cui è nato sempre qualcosa che sa di “ Buono ”: dalle recite organizzate in canonica con i ragazzi del catechismo, ai bellissimi concerti, alle veglie di Taizè, ai ritiri spirituali, alle raccolte per aiutare i bisognosi andando di casa in casa. Lui ha sempre una parola per tutti, vicini e lontani che siamo, pandemie o eventi gioiosi, ha sempre un sorriso, una parola che tocca il cuore per gli emigrati, per i senzatetto, per i poveri, gli ammalati, gli iracondi, gli smarriti o i disperati. Ecco, tutti questi momenti, che fossero solo attimi, ore, oppure giornate, hanno contribuito a formarci come cristiani, a nutrirci ed a rafforzare la nostra fede e quindi grazie con tutto il cuore al Signore per averci donato don Stefano, perché donandocelo abbiamo ricevuto la carezza di Dio. Auguri di buon proseguimento don Stefano sei nelle nostre preghiere affinché il Signore e la Madonna ti proteggano e ti diano un lungo cammino per gettare ancora molti e molti semi di Amore luminoso e Speranza certa! A lui che da subito ci ha messo in tasca la soluzione per aprirci l’autostrada verso il cielo, il nostro ringraziamento: perché il suo dirci continuamente che dobbiamo essere Santi, non sarà mai vano! Grazie Don, con tutto il cuore!!!
In alto i cuori, i tuoi parrocchiani vicini e lontani.